Passiflora sexflora | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora sexflora | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: decaloba
SUPERSEZIONE: decaloba
SEZIONE: decaloba


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Caraibi


TEMPERATURA MINIMA: 5 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 10 °C


SINONIMI: P. capsularis var. geminifolia DC., P. floribunda Lemaire, P. isotriloba Cuf., P. melahelos Gilli, P. miraflorensis Killip, P. obscura Lindley, P. pannosa J. E. Sm., P. triflora Macf.


ETIMOLOGIA: Così chiamata poichè produce sei fiori al nodo del fusto.


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

Il sinonimo di P. isotriloba (dai tre lobi uguali) evidenzia una particolarità della foglia, quella di avere i tre lobi della stessa lunghezza. Tracciando una retta tra gli apici appuntiti dei due lobi esterni, questa tocca anche quello centrale.  Appare evidente che, a differenza di molte piante ascritte al sottogenere Decaloba, il lobo centrale, di solito inesistente, qui è così pronunciato da essere riconoscibile.

Tutta la pianta è piacevolmente vellutata, in particolare le ampie foglie, lunghe 8 cm e larghe 12, sembrano ricavate da un morbido tessuto.

I fiori di 3 cm di diametro sono composti da sepali irsuti nella pagina inferiore e dello stesso colore bianco dei petali sull’altra. La corona è formata da due serie. La più esterna ha filamenti color porpora scuro alla base e bianchi all’apice. Quella interna è composta da filamenti di lunghezza inferiore di colore porpora e dall’apice tronco.

I frutti globosi del diametro di circa 1 cm sono anch’essi vellutati.

Questa passiflora è ancora poco conosciuta e poco coltivata; solo da pochi anni si sta diffondendo tra i collezionisti. È una pianta da vaso dal fogliame elegante, di facile coltivazione e dotata di buona rusticità (circa 4 °C di temperatura minima), poiché proviene dalle alte catene montuose che si innalzano nella zona tra la Florida e la Colombia. Ritengo si possa acclimatare nella zona degli agrumi ed in posizioni protette della zona dell’ulivo, confidando nel fatto che fugaci abbassamenti di temperatura non causino danni gravi. D’estate richiede frequenti innaffiature.

Si propaga con facilità sia per seme che per talea.