Passiflora kalbreyeri | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora kalbreyeri | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: decaloba
SUPERSEZIONE: decaloba
SEZIONE: decaloba


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Montagne  della Venezuela centrale e della Colombia orientale.


TEMPERATURA MINIMA: 8 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 10 °C


ETIMOLOGIA:

Dedicata al botanico tedesco, raccoglitore e collezionista di piante Wilhelm (Guillermo) Kalbreyer (1847–1912). Ha effettuato numerosi viaggi di ricerca in Colombia.


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

La lamina fogliare leggermente contorta della P. kalbreyeri è di consistenza coriacea e di un colore verde oliva con sfumature ferruginee. Una fitta tomentosità color ruggine riveste anche i fusti, a sezione quadrangolare arrotondata, rendendoli cangianti. 

Le foglie sono bilobate, di solito a forma lunata, avendo i 2 lobi aperti ad angolo ottuso. A volte sono più stretti e la foglia sembra volersi allungarsi in avanti anziché aprirsi ai lati. Negli esemplari ben cresciuti arrivano a misurare 10 cm di lunghezza e 9 di larghezza e sono dotate di due file di ghiandole poste parallele ed interne alle nervature laterali.

I fiori, del diametro di 4 cm, hanno colorazione rosa, porpora e bianca. I petali ed i sepali, di forma lanceolata, sono di un bel rosa chiarissimo. La corona è composta da due serie di filamenti di cui quella più esterna è di color porpora, quella più interna è bianca.

Il frutto sferico ha il diametro di cm 1,5.

Questa pianta vive fino a quote di circa 2500 m in Venezuela ed in Colombia. Non è un soggetto facile da coltivare né da portare in fioritura, perché non si adatta bene all’ambiente della serra. All’arrivo della primavera può essere posta all’aperto in pieno sole per facilitare l’emissione di boccioli e, successivamente, l’apertura dei fiori.

Pur richiedendo un’alta umidità atmosferica, che si ottiene con frequenti vaporizzazioni, è estremamente sensibile ad innaffiature eccessive che provocano letali marciumi radicali.

La sensibilità al freddo è attorno ai 7 °C, una temperatura che consente di sperimentarla all’aperto, con protezioni, nelle zone climatiche italiane più calde. Altrove deve essere coltivata in vaso.

La P. kalbreyeri è di difficile propagazione anche per talea, perciò il metodo migliore per ottenere nuove piante è la semina.