DESCRIZIONE:
La madre di questo ibrido, come per la classica P. x colvillii, è la P. incarnata. Il polline, però, è stato preso dalla P. caerulea ‘Constance Eliott’, la varietà albina di P. caerulea.
Il primo fiore si schiuse nell’agosto 1997, due anni dopo la
semina e mi apparve subito contrastare le caratteristiche dei fiori dei
genitori e le mie aspettative. La corolla bianca è arricchita da una rada
corona blu-violetto intenso, composta da due serie di filamenti. A differenza
della antica P. x
colvilli, quasi non vi è interruzione nella colorazione dei filamenti che,
dalla base fino all’apice, sono blu-violetto intenso e brillante. Solo una
banda più chiara di soli 2-3 mm, posta a metà della corona, spezza l’uniformità
del colore. I filamenti, inoltre, sono ondulati alle estremità. Questo
particolare attribuisce al fiore un aspetto capriccioso, vivace ed originale.
Non sono riuscito a spiegarmi la tinta scura ed intensa della corona, dal momento che nessuno dei due genitori la possiede (la corona della P. caerulea ‘Constance Eliott’, è addirittura completamente bianca). Ritengo perciò che, in questa occasione, si sia evidenziato qualche carattere recessivo, dando origine ad un fiore nuovo ed unico.
Rispetto alla P. x colvillii, questo rampicante è più leggero e minuto. Non ha la stessa esuberanza dell’ibrido tradizionale e si distingue anche nelle foglie, che sono di colore verde chiaro, trilobate, con lobi stretti ed appuntiti, la lamina ondulata. Ha inoltre fusti rossi, specialmente se è coltivato in una zona assolata.
La rusticità della P. ‘Clara’ è paragonabile a quella dei genitori, tuttavia, come la madre, perde la parte aerea d’inverno.
La P. ‘Clara’ è adattabile anche in terreni poveri e preferisce una posizione soleggiata dove manifesta notevoli doti decorative per la sua generosa fioritura da giugno fino a settembre inoltrato.
La propagazione avviene per talea o per polloni radicali.