SOTTOGENERE: astrophea
SUPERSEZIONE: astrophea
SEZIONE: astrophea
ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:
Ecuador e Colombia occidentali.
TEMPERATURA MINIMA: 10 °C
TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 12 °C
SINONIMI: P. gigantifolia Harms, P. lorifera Mast.
ETIMOLOGIA: Dal greco μακρός (macros, lungo) e φύλλα (fylla, foglie): dalle lunghe foglie.
DESCRIZIONE:
La P. macrophylla, conosciuta anche con il sinonimo P. gigantifolia, non è un rampicante, ma un piccolo albero. La fantasia evolutiva, di cui il genere Passiflora è fortemente caratterizzato, ha voluto creare un’altra singolare variante con questo piccolo albero dalle foglie enormi. Raggiungono, infatti, i 90 cm di lunghezza e sono larghe fino a 35 cm. Di forma oblunga e di un caratteristico colore verde azzurro, sono solcate da una fitta serie di marcate nervature secondarie, poste a spina di pesce.
L’albero può raggiungere, in natura, i 4 metri e, a causa della grandezza delle foglie, richiama l’aspetto di alcune palme.
Vive nelle umide foreste tropicali dell’Ecuador e della Colombia. Ha rusticità limitata, infatti richiede una temperatura minima di 16 °C e molta umidità atmosferica. Tuttavia, ho personalmente sperimentato che, a temperature leggermente inferiori (10-14 °C), va a riposo perdendo tutte le foglie che cresceranno nuovamente e con vigore in primavera. Fin da piccolo, tende a ramificarsi producendo dei rami che sono dapprima verdi ed erbacei, poi, con il passare del tempo, legnosi e caratterizzati da una corteccia lucida di colore marrone scuro.
Per il suo diverso portamento non possiede viticci. I suoi fiori, del diametro di circa 9 cm e portati da lunghi racemi penduli, sono caratterizzati dal gradevole contrasto fra il bianco brillante dei petali ed il giallo-arancio della corona, formata da 4 serie di robusti filamenti disposti a cono rovesciato.
Si propaga facilmente per semina, ma anche per talea, utilizzando di preferenza rametti non ancora lignificati.
Richiede terriccio ricco, ben drenato, diradando le innaffiature quando la pianta va a riposo.