Passiflora boenderi | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora boenderi | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: decaloba
SUPERSEZIONE: decaloba
SEZIONE: decaloba


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

 Costa Rica.


TEMPERATURA MINIMA: 7 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 10 °C


ETIMOLOGIA: Dedicata a Ron Boender, fondatore della Passiflora Society International e scopritore di questa specie. 


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

È una specie costaricana di recente introduzione, registrata a cura di John MacDougal, botanico e tassonomista del ‘Missouri Botanical Gardens’.

Si fa apprezzare per la straordinaria bellezza delle foglie bilobate di un bel colore verde intenso, solcate da due linee gialle decorrenti lungo le nervature esterne ed affiancate da ghiandole fogliari puntiformi dello stesso colore. Il vistoso contrasto verde-giallo è accentuato da una leggera brillantezza della lamina fogliare. L’effetto estetico, prodotto dalla precisione con cui queste vistose bande gialle sono state disegnate, dalla cura con cui sono poste a distanza regolare ed allineate alle nervature principali le ghiandole fogliari, è davvero efficace ed immediato. Anche la geometria della foglia è interessante. I lobi appuntiti sono profondi e perfetti, quasi ritagliati all’interno di una ellisse a cui sia stata tolto un cuneo ad una delle estremità.

Ci si è chiesto quale sia la funzione di queste foglie punteggiate di giallo con regolarità sorprendente e dotate di due lunghe strisce. È verosimile che mimino la presenza di uova di farfalla e di due bruchi in modo da disincentivarne la deposizione di nuove da parte di altri insetti. Le ghiandole fogliari di questo tipo sono presenti in numerose specie appartenenti al sottogenere Decaloba. Un’efficace furbizia della natura!

I fiori, ridotti a miniature, hanno sepali e petali di colore verde chiaro, quasi bianco, completamente retroflessi e sormontati da una corona formata da 2 serie di filamenti di colore giallo all’estremità, verdi e marrone in centro. La P. boenderi ha usato tutte le sue energie per rendere belle le foglie trascurando i fiori, insignificanti e quasi invisibili, poiché a malapena raggiungono 1 cm di diametro.

Questa pianta è facile da coltivare. Riesce a crescere con vivacità mettendo in mostra le sue bellissime foglie, e a fiorire anche in un piccolo vaso di 10 cm di diametro. Se le viene dato spazio ed un vaso più grande, sa creare fitte cortine di foglie, poiché i suoi fusti rigidi e sottili, a sezione angolata, si infilano ovunque e si aggrappano a qualsiasi sostegno, disponendosi in modo da sfruttare al massimo la luce. Il ricamo delle foglie, ripetuto e moltiplicato, diventa allora un grande spettacolo.

Per la sua provenienza geografica è priva di rusticità nel clima della Pianura Padana. D’inverno è opportuno non sottoporla a temperature inferiori ai 10 °C, pur sopportando, per brevi periodi, qualche grado in meno. Deve essere coltivata con terriccio ricco, in serra o in casa, in posizione luminosa. É una pianta ancora tutta da valorizzare. Per le sue caratteristiche estetiche merita di essere fatta conoscere, anche perché si adatta a piccoli spazi e può essere utilizzata come insolito ricadente. Si riproduce da seme e si moltiplica per talea.